Facebook Coin: cosa ne penso

Cosa sta succedendo

Facebook ha dichiarato di star pianificando il lancio della sua valuta. Le community crypto di tutto il mondo non parlano d'altro, ma sarà davvero un qualcosa di positivo? In questo articolo cercherò di fare un pò di chiarezza sulla questione.

"Few Facebook users care about decentralization today," agrees Lou Kerner. "Nor do they care about changing the global financial system. What they do care about is having things work better. They care about being better connected to the world around them. That's what Facebook is really good at."

Il piano di Facebook è probabilmente quello di competere nel settore bancario. Sulla scia di WeChat, Facebook potrebbe introdurre un meccanismo di invio di denaro integrato nelle principali applicazioni di messagistica, rendendo di fatto le carte di credito obsolete e togliendo mercato alle altre applicazioni di e-banking. Stando alle ultime dichiarazioni, la valuta in questione avrà un valore stabile, probabilmente sarà legata al dollaro e in un primo momento disponibile solo per l'utenza americana.

Crypto o non crypto?

Non esiste motivo per cui Facebook dovrebbe decidere di utilizzare un'architettura totalmente decentralizzata. Quando un colosso del web così si muove è sotto gli occhi di tutti. E' inutile dire che sarà fondamentale per Facebook dimostrare di poter evitare che avvengano operazioni di riciclaggio di denaro ed evasione. Questo potrà avvenire solo se Facebook sarà in grado di identificare tutti i possessori della valuta e collaborare con le autorità di ciascuna nazione.

Cosa possiamo aspettarci?

Un servizio user-friendly e di qualità, ma ben lontano da quelle che sono le caratteristiche di anonimato e sicurezza sui propri fondi a cui siamo abituati operando con vere criptovalute. Nei fatti, sarà molto più simile ad un conto corrente.

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Dario Moceri
Dario Moceri si occupa di consulenza in ambito blockchain per conto di diverse società, tra cui Futuryng, multinazionale con sede in Italia ed uffici in Silicon Valley e a New York. Dopo aver fondato 0xLab, una delle prima agenzie italiane totalmente dedicata alle tecnologie decentralizzate, lavorando per un cliente in comune incontra Andrea Ionta di Kai D. Solutions. La decisione sarà poi quella di continuare a collaborare, combinando le competenze nei rispettivi campi in modo da offrire un servizio qualitativamente superiore e completo. Ad oggi 0xLab è il reparto di ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie di Kai D. Solutions.